lunedì 29 dicembre 2014

PETIZIONE REGIONALE NODO FERROVIARIO BARI


Continua la battaglia del MOVIMENTO 5 STELLE per risolvere il gravissimo problema del Nodo Ferroviario a nord di Bari che nuoce a tutti i cittadini del capoluogo pugliese.

I fatti:

-    dopo aver richiesto al Comune di Bari una Richiesta di Conferenza Servizi (https://www.facebook.com/vmunicipiobarim5s/posts/437594893044829)

-    dopo aver depositato un’Interrogazione Parlamentare al Ministro dei Trasporti (http://www.serviziparlamentari.com/index.php?option=com_mtree&task=viewlink&link_id=3511&Itemid=2)

-   dopo aver scritto alla Commissione Europea Polite Regionali e Urbane (http://cittadininmovimento.blogspot.it/2014/03/risposta-alla-lettera-della-commissione.html)

- dopo aver scritto all’Autorità Regionale POR Puglia (http://cittadininmovimento.blogspot.it/2014/03/lettera-allautorita-di-gestione-por.html)

Gli attivisti di Bari, nella giornata in cui si è annunciata la firma del finanziamento di oltre 390 milioni di euro per il Nodo Ferroviario di Bari, hanno consegnato in Regione centinaia di firme raccolte per la Petizione Regionale dove chiedono:

Ø      la messa in sicurezza dell'asse ferroviario Bari Nord, nelle modalità stabilite dal protocollo di intesa del 17/03/2007 firmato presso la Prefettura di Bari tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Puglia, Comune di Bari e Rete Ferroviaria Italiana

Ø      che sulle scelte importanti di politica della salute pubblica siano attivati idonei strumenti di partecipazione e consultazione dei cittadini

Vigileremo sulla vicenda e vedremo chi saranno i proprietari terrieri che beneficeranno della rimozione dei binari a sud di Bari.

Loro non si arrenderanno mai…noi neppure.



Davide Mancini

mercoledì 12 marzo 2014

LETTERA ALL'AUTORITA' DI GESTIONE POR

Alla C.se A.ne Autorità di Gestione POR Puglia
Viale Japigia, 145
70126 Bari 
C.c. Ivona Brynova
Secretary to the Head of Unit European Commission
Directorate General for Regional and Urban Policy
Unit G4 - Italy and Malta 
Oggetto: Nodo Ferroviario Bari
Buongiorno, 
a seguito della mia Lettera alla Commissione Europea Affari Regionali e a quella Mobilità e Trasporti, il Commissario Generale J. Hann mi ha invitato a rivolgersi a Voi. 
In merito all'oggetto, abbiamo già chiesto al Sindaco del Comune di Bari e a tutta l'amministrazione della città, la Convocazione di una Conferenza di Servizi, abbiamo depositato presso il Ministero dei Trasporti un'interrogazione parlamentare e abbiamo avviato la seguente petizione regionale, raccogliendo circa 1000 firme in un mese: 
“Al Presidente del Consiglio Regionale -Regione Puglia
PETIZIONE: Nodo Ferroviario Bari
I SOTTOSCRITTI CITTADINI ELETTORI, VISTO CHE
 in data 17 marzo 2007 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il Ministero delle infrastrutture, la regione Puglia, il comune di Bari e la Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. per la realizzazione di interventi infrastrutturali finalizzati al riassetto del nodo del capoluogo pugliese (L. 443/2001, nota come “Legge Obiettivo”); a Bari Nord era previsto dall'accordo preliminare l'interramento in galleria artificiale della linea RFI, tratta S. Spirito-Palese, con realizzazione dei binari per l'esercizio provvisorio in affiancamento alla linea esistente
nell'accordo preliminare del Ministero delle Infrastrutture la Regione Puglia del 9 Luglio 2008 nelle principali scelte infrastrutturali della Regione Puglia vi era il nodo ferroviario Bari Nord.
- la Delibera di giunta regionale del 23/11/2010 n°2523 rilascia assenso al progetto preliminare per il nodo Bari Nord.
- gli studi di prefattibilità e di fattibilità dimostrano che nulla aosta a procedere e che da quest’ultimi il progetto nodo sud ha un costo di 410 Milioni mentre quello Nord di 405 Milioni (vanno esclusi come specificato a pag. 147 dello studio di fattibilità i 62 Milioni destinati alla stazione di Movimento di Lamasinata)
il CIPE ha stanziato 391 milioni di euro come primo blocco degli 850 milioni previsti con delibera 26 ottobre 2012 104/2012 impegnati solo per il nodo ferroviario sud
PREMESSO CHE 
-        Il nodo Bari Nord, così come si organizza attualmente, rappresenta fonte di eventi infausti, come è possibile apprendere dai recenti fatti di cronaca infatti, i residenti sono costretti a subire da anni la presenza di un fascio di binari che determina una frattura urbanistica tra due parti dello stesso territorio e i sette passaggi a livello provocano seri problemi di sicurezza perchè passano circa 200 treni al giorno nel pieno centro abitato e la maggior parte a oltre 100 km orari violando anche la legge 447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico“. 
-          la sicurezza dei cittadini e l’efficienza dei trasporti sono valori cardine e contemplati direttamente dalla Carta Costituzionale 
Autocertificando il singolo sottoscrittore che le proprie indicazioni anagrafiche sono veritiere, non false o errate, come richiamato all’art.47 D.P.R. 445/2000;
CHIEDONO CHE:
Ø      la messa in sicurezza dell'asse ferroviario Bari Nord, nelle modalità stabilite dal protocollo di intesa del 17/03/2007 firmato presso la Prefettura di Bari tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Puglia, Comune di Bari e Rete Ferroviaria Italiana
Ø      sulle scelte importanti di politica della salute pubblica siano attivati idonei strumenti di partecipazione e consultazione dei cittadini.”
Rimaniamo in attesa di conoscere la Vostra posizione in merito a quanto su esposto, anche in virtù del Vostro ruolo da protagonista della vicenda come sottolineato, nella sua lettera, dal Direttore Generale della Commissione Europea per le Politiche Regionali e Urbane. 
Distinti saluti. 
Davide Mancini
Bari, lì 11/03/2014

lunedì 10 marzo 2014

RISPOSTA ALLA LETTERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA POLITICHE REGIONALI E URBANE


Oggi 10/03/2014 ho ricevuto Risposta alla mia Lettera alla Commissione Europea da parte della Direzione Generale per le Politiche Regionali e Urbane, sostanzialmente come potete leggere, ci rimandano alle responsabilità nazionali e regionali e quindi ai nostri “cari” politicanti di partito.

Naturalmente, già a suo tempo ci siamo attivati in tal senso, richiamando l’attenzione e l’attivazione di tutti gli enti coinvolti, infatti ho risposto come segue:

“Good evening,
Thank you for your kind feedback, I would like to take this opportunity to inform you that we have already addressed the problem at all levels.
We have requested the municipal Mayor of Bari and the administration of the city of Bari the Convocation of a Conference Services.
Regional, with a petition (we have already collected approximately 1000 signatures in one month)
National, with a parliamentary question already filed with the Ministry of Transport
We will also write to the address You indicated in your reply and if the answers to all our demands are nil or inadequate I intend to proceed with a European petition pursuant to article 227 of the Treaty on the functioning of the European Union. 
Best regards.
Davide Mancini"

TRADUZIONE IN ITALIANO

"Buonasera,

grazie per il Vostro cortese feedback, vorrei cogliere l'occasione per informarvi che abbiamo già affrontato il problema a tutti i livelli.

Comunale: abbiamo chiesto al Sindaco del Comune e a tutta l'amministrazione della città di Bari la Convocazione di una Conferenza di servizi.

Regionale: con una petizione (abbiamo già raccolto circa 1000 firme in un mese)

Nazionale: con un'interrogazione parlamentare già depositata presso il Ministero dei trasporti.

Scriveremo anche all'indirizzo che ha indicato nella sua lettera e se le risposte a tutte le nostre richieste saranno nulle o inadeguate, ho intenzione di procedere con una petizione europea ai sensi dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea.

Distinti saluti.

Davide Mancini"

Loro non si arrenderanno mai....noi neppure.


LETTERA DELLA DIREZIONE GENERALE COMMISSIONE EUROPEA POLITICHE REGIONALI E URBANE






LETTERA SCRITTA ALLA DIREZIONE GENERALE COMMISSIONE EUROPEA AFFARI REGIONALI

ENGLISH VERSION
Bari, 29/01/2014

Dear Johannes,
today the EU has earmarked 55 mln for Bari Lamasinata Scalo logistics centre but it will be really difficult to pass more trains in this new Center until you solve the problem North of Bari (where trains arrive).

I ask you please to take an interest to prevent this money should not be thrown away.

The area north of Bari is completely split in half by the Rete Ferroviaria Italiana (RFI) with the aggravating circumstance that there are no subways or overpass.

Residents are forced to suffer for years the presence of a binary bundle (authentic urban fracture between two parts of the same territory) and seven level crossings (serious safety problems caused by the passage of about 200 trains daily in the middle of town with speed exceeding 100 km/h). Level crossings are often closed for more than 30 minutes in a row, with all the resulting inconvenience and causing, in addition to a constant noise pollution in violation of law 447/95 (framework law on noise pollution), numerous dangers, sometimes unfortunately fatal to children, women, the elderly etc.

Many are known the many tragic events on this railway line, between which we cite only the last:

-September 2012 the AMTAB bus was run over by a train;
-July 2013 a boy died after being hooked by a train;
-November 2013 a lady was run over and killed by a train.



How much more time you will have to wait to resolve this very serious problem that harms all citizens who live in the area north of Bari?

In December 2005 he signed a memorandum of understanding between the Minister of infrastructure and transportation, Puglia region, Municipality and RFI which envisaged the preparation of a pre-feasibility study, aimed at correcting the railway track to the South of Bari and the sidings in the landfill is Bari Nord. After being confirmed in the feasibility study, the 17 March 2007 was signed a memorandum of understanding between the Ministry of infrastructures, the Puglia region, the municipality and the Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. providing for the Bari Nord the preliminary agreement for burial in artificial tunnel of RFI, is North of Bari, with realization of binaries for the provisional exercise tiling to existing line, for an estimated cost of 405 million euros, while the Central-Bari Bari Sud variant of RFI, tiling the Ringway Road, for an estimated cost of EUR 410 million (source feasibility studies).

Consequently, for the construction of the railway junction of Bari, the CIPE has allocated 394 million euros as the first 850 million expected lockout (resolution of October 26, 2012: strategic infrastructure Program, knot of Bari, Bari centrale is South-Tower at the sea in Bari with preliminary project approval), and the preliminary agreement of the Minister of infrastructure of 9 July 2008, one of the most important infrastructural choices of Regione PugliaThere was the Bari Nord railway junction, the Region itself with a resolution of 11/23/2010 gave the consent to the preliminary draft for the Bari Nord.

Later – don't know why – the CIPE approved an excerpt to the original project for which the original 850 million euros remain engaged only those interventions targeted at Bari Sud whose purpose is to decrease the duration of Bari-Napoli. But we must point out that the central station of Bari is upstream from the South node.

So where are the improvements that our administrators want to implement that choice incomprehensible?
Because it was decided to approve the project, which provides jobs to the South of Bari and not the North?

Probably, the only purpose for which you will delete the existing 10.2 KM of railway line between Bari and Torre a Mare, in favor of so-called "gooseneck" (Variant), is merely speculative. In fact, the land purchased near the current railway building will become. Soon we will know who are who are the owners.

The question that arises here obviously do not want to discriminate against citizens of the South than in the North, but you want to make known as once again the interests of a few (owners of soils along the Central and southern Bari Bari) are favored over to a real urgency of the collectivity, not resolution which in recent years has resulted unfortunately, many fatal accidents.

Once our Administrators give priority to indiscriminate use of the territory, putting in the security of the citizens who live in the area north of Bari.

Thank you very much for what you do.

Best Regards.

Davide Mancini

TRADUZIONE IN ITALIANO

Bari, 29/01/2014

Caro Johannes,

oggi l'UE ha stanziato 55 mln per lo Scalo Logistico di Lamasinata Bari, ma sarà davvero difficile far transitare più treni in questo nuovo centro finché non si risolverà il problema a nord di Bari (da dove arriveranno i treni).

Vi chiedo per favore di interessarVi per evitare che questo denaro si speso inutilmente.

La zona a nord di Bari è completamente divisa a metà da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) con l'aggravante che non esistono sottopassaggi o cavalcavia.

I residenti sono costretti a subire per anni la presenza di un fascio di binari (autentica frattura urbana tra le due parti del territorio stesso) e sette passaggi a livello (problemi di sicurezza grave causati dal passaggio di circa 200 treni al giorno nel centro della città con velocità superiore a 100 km/h). I passaggi a livello sono spesso chiusi per più di 30 minuti di fila, con tutti gli inconvenienti risultanti e causando, oltre che un costante dell'inquinamento acustico in violazione della legge 447/95 (legge quadro sull'inquinamento acustico), numerosi pericoli, a volte purtroppo fatali per i bambini, donne, anziani ecc.

Molti sono noti molti tragici eventi su questa linea ferroviaria, tra cui citiamo solo gli ultimi:

-Settembre 2012 l'autobus AMTAB travolto da un treno;
-Luglio 2013 un ragazzo è morto dopo essere stato agganciato da un treno;
-Novembre 2013 una signora è stato travolta e uccisa da un treno.

  
Quanto tempo ancora si dovrà aspettare per risolvere questo problema molto serio che danneggia tutti i cittadini che vivono nella zona a nord di Bari?

Nel dicembre 2005 è stato firmato un memorandum d'intesa tra il ministro delle infrastrutture e trasporti, regione Puglia, comune e RFI che prevedeva l'elaborazione di uno studio di prefattibilità, volto a correggere il tracciato ferroviario a sud e a nord di Bari. Dopo essere confermato lo studio di fattibilità, il 17 marzo 2007 è stato firmato un protocollo d'intesa tra il Ministero delle infrastrutture, regione Puglia, il comune e la Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. che prevede la Bari Nord l'accordo preliminare per la sepoltura in una galleria artificiale di RFI, è a nord di Bari, con la realizzazione di binari per l'esercizio provvisorio in affiancamento alla linea esistente, per un costo stimato di 405 milioni di euro, mentre la variante centrale-Bari Bari Sud di RFI, affiancamento la strada di circonvallazione, per un costo stimato di 410 milioni di euro (fonte studio di fattibilità).

Di conseguenza, per la costruzione del raccordo ferroviario di Bari, il CIPE ha stanziato 394 milioni di euro come il blocco previsto prima 850 milioni (risoluzione del 26 ottobre 2012: programma infrastrutture strategiche, nodo di Bari, Bari centrale è sud-torre a mare a Bari con l'approvazione del progetto preliminare) nell’accordo preliminare del Ministero delle Infrastrutture la Regione Puglia del 9 Luglio 2008 nelle principali scelte infrastrutturali della Regione Puglia vi era il nodo ferroviario Bari Nord, la regione stessa con una risoluzione del 23/11/2010 ha dato il consenso per il progetto preliminare per la Bari Nord.

Più tardi – non so perché – il CIPE ha approvato uno stralcio al progetto originale per cui degli originali 850 milioni euro resterebbero impegnati soltanto quelli destinati agli interventi a Bari Sud venendo meno a quello che era lo scopo iniziale ossia di diminuire la durata della tratta Napoli-Bari Centrale. Ma dobbiamo sottolineare che la stazione centrale di Bari è a Monte dal nodo sud.

Allora quali sono gli sviluppi che i nostri amministratori vogliono implementare e i perché tale scelta incomprensibile?
Perchè si è deciso di approvare il progetto a sud Bari a sfavore di quello nord ben più prioritario?

Probabilmente, l'unico scopo per il quale si eliminerà l'esistente 10,2 KM di linea ferroviaria tra Bari e Torre a Mare, in favore del cosiddetto "collo d’oca" (variante), è puramente speculativo. Infatti, i terreni acquistati a ridosso dell’attuale ferrovia diverranno edificabili e chi sono i proprietari?  Presto verremo a sapere chi sono i proprietari.

La questione che qui si pone ovviamente non vuole discriminare i cittadini baresi della zona Sud rispetto a quelli della zona Nord, ma si vuole rendere noto come anche questa volta gli interessi di pochi (proprietari dei suoli lungo la linea Bari C.Le – Bari S. Giorgio) sono favoriti rispetto a una reale urgenza della collettività, la cui non risoluzione in questi anni ha provocato, purtroppo, molteplici incidenti mortali.

Ancora una volta i nostri Amministratori danno priorità al consumo indiscriminato del territorio, mettendo in secondo piano la sicurezza dei cittadini che vivono nella zona nord di Bari.

La ringrazio molto per quello che farà.

Migliori saluti.

Davide Mancini


venerdì 13 dicembre 2013

LA VERA STORIA DELL’UNITA’ D’ITALIA

Ieri col Regno delle due Sicilie oggi con l’Italia, la storia si ripete


Era di corporatura bassa, alto 1,65, ed aveva le gambe arcuate. Era pieno di reumatismi e per salire a cavallo occorreva che due persone lo sollevassero.

Portava i capelli lunghi perché, avendo violentato una ragazza, questa gli aveva staccato un orecchio con un morso.

Era un avventuriero che nel 1835 si era rifugiato in Brasile, dove all'epoca emigravano i piemontesi che in patria non avevano di che vivere. Fra i 28 e i 40 anni visse come un corsaro assaltando navi spagnole nel mare del Rio Grande do Sul al servizio degli inglesi che miravano ad accaparrarsi il commercio in quelle aree.

In Sud America non è mai stato considerato un eroe, ma un delinquente della peggior specie. Per la spedizione dei mille fu finanziato dagli Inglesi con denaro rapinato ai turchi, equivalente oggi a molti milioni di dollari.

In una lettera, Vittorio Emanuele II ebbe a lamentarsi con Cavour circa le ruberie del nizzardo, proprio dopo "l'incontro di Teano": "... come avrete visto, ho liquidato rapidamente la sgradevolissima faccenda sebbene - siatene certo - questo personaggio non è affatto docile nè così onesto come lo si dipinge e come voi stesso ritenete. Il suo talento militare è molto modesto, come prova l'affare di Capua, e il male immenso che è stato commesso qui, ad esempio l'infame furto di tutto il danaro dell'erario, è da attribuirsi interamente a lui che s'è circondato di canaglie, ne ha eseguito i cattivi consigli e ha piombato questo infelice paese in una situazione spaventosa".

Era Giuseppe Garibaldi.

D'altra parte il governo di Torino aveva disperato bisogno di liquidi, principalmente per pagare le indennità imposte dagli austriaci dopo la prima guerra di indipendenza.

Cavour per la sua abilità e i suoi contatti sembrava l'uomo giusto per gestire la delicata situazione, infatti era Ministro delle Finanze ed era indebitato già allora con i Rothshild, da qui il loro ordine di conquistare il Regno delle due Sicilie perché erano molto più ricche.

Al momento dell’unità d’Italia ben 2/3 delle riserve auree erano al sud; infatti, prima che avvenisse la conquista da parte dell’esercito Savoiardo possedevano ben  443,2 milioni  rispetto ai 225,2 milioni di tutti gli altri regni d’Italia messi assieme (Cit. Francesco Saverio Nitti, Scienze delle finanze . Pierro 1903, Pag. 292)

Lo stato Savoiardo utilizzava il sistema economico inglese - cioè un sistema con una parziale copertura di oro rispetto alle monete circolanti  - e inoltre era notevolmente indebitato  con la  banca inglese dei Rothschild.  La  stessa, appoggiò casa Savoia   nel  "fare l’Italia" in quella  maniera cosi cruenta che conosciamo (anche se in maniera frammentaria) a discapito di milioni di morti causati nel Sud Italia, facendo passare la rivolta popolare che ne scaturì come lotta al brigantaggio. Nulla di più falso ed ipocrita! 

Sono ormai notevoli le nuove fonti storiche che stanno facendo riscrivere la storia del nostro Risorgimento, realizzato anche con  il sostegno di  una regia occulta massonico-liberale che si muoveva dietro le quinte. Poteri, facenti capo – come al solito – al Regno Unito: lo stesso che finanziò la "mitica" marcia dei Mille garibaldini.

Quello che è accaduto allora mi sembra esattamente quello che sta accadendo oggi all’Italia e come allora ci sono sempre di mezzo i Rothshild che, essendo proprietari della Federal Riserve e fondatori dell’FMI a cui la BCE (banca privata) risponde, ci dominano (ecco il perché di certe politiche economiche assurde che anche un bambino capirebbe che sono errate per i cittadini).

Ci sono solo 5 Paesi al mondo dove i Rothschild non hanno fondato una banca centrale e guarda caso in passato dove non c’era ci sono state guerre (Fonte: http://dionidream.wordpress.com/2013/01/30/solo-5-paesi-mancano-ai-rothschild-dove-fondare-una-banca-centrale/)

Come fu precisato da Lemkin, che definì per primo il concetto di genocidio, esso "non significa necessariamente la distruzione immediata di una nazione.... esso intende designare un piano coordinato di differenti azioni miranti a distruggere i fondamenti essenziali della vita dei gruppi nazionali...... Obiettivi di un piano siffatto sarebbero la disintegrazione delle istituzioni politiche e sociali della cultura, della lingua, dei sentimenti nazionali della religione e della vita economica dei gruppi nazionali e la distruzione della sicurezza personale, della libertà, della salute, della dignità e persino delle vite degli individui... non a causa delle loro qualità individuali ma in quanto membri del gruppo nazionale". 

Si dice, inoltre, che vi sono due metodi per cancellare l'identità di un popolo: il primo, quello di distruggere la sua memoria storica; il secondo, quello di sradicarlo dalla propria terra per mischiarlo con altre etnie.

Si parla di circa 150.000 documenti relativi al Mezzogiorno d’Italia pre e post unitario (http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=37140) ovvero nel periodo fra il 1860 e il 1870, da cui sarebbe interessante far rimuovere il  “Segreto di Stato” e riscrivere la VERA storia d’Italia.


Davide Mancini

giovedì 17 ottobre 2013

RI – EVOLUZIONE DELLA SANITA’


La Sanità rappresenta l’argomento più importante sia dal punto di vista economico che esistenziale.

L'insufficienza del solo approccio analitico usato sino ad oggi (causa/effetto, diagnosi/cura, domanda/offerta) dimostra tutti i suoi limiti e invoca l'integrazione di questo con un approccio sistemico.

Non bisogna solo costruire gli ospedali per “soddisfare un’offerta del mercato”, bensì bisogna preoccuparsi di non far ammalare le persone!

Questo è il compito più importante di uno Stato degno di tale nome.

Di cosa, se non del benessere dei propri cittadini, dovrebbero occuparsi le istituzioni?

Per questo non bisogna parlare più solo di Sanità, ma di Promozione, Protezione e Produzione della Salute.

E’ possibile sviluppare una nuova cultura dell’intervento pubblico in Sanità attraverso la responsabilità sociale e la partecipazione della comunità verso la ri-evoluzione del sistema sanitario.

Data la portata strategica bisogna puntare sulle Politiche di Formazione/Educazione delle Aziende del Servizio Sanitario con riferimento ai loro effetti culturali e metodologici e alla loro sostenibilità in tempo di crisi.

Tale processo è attuabile solo mediante processi decisionali inclusivi che vedono il Cittadino parte attiva, sulla base di rapporti di eguaglianza con le organizzazioni sanitarie e operatori di settore con l’intento di generare una relazione comunicativa circolare e proficua.

Serve una logica di concreto e immediato avvicinamento alla Comunità, le Aziende sanitarie devono aprirsi ai Cittadini e ai loro rappresentanti concordando accessi a Strutture e Servizi finalizzati allo studio e alla realizzazione, secondo il principio di sussidiarietà, di progetti “reali”.

In tal modo le persone, attraverso una collaborazione sinergica, potranno conseguire una maggiore responsabilizzazione nell’ambito delle scelte e delle azioni proprie e del Sistema Sanitario, orientando sempre più le stesse per Promuovere, Proteggere e Produrre Salute.

Oltre alla partecipazione occorre la trasparenza pertanto anche nella Sanità, che costituisce la voce di spesa primaria delle Regioni, urgono interventi in tal senso, non solo in un’ottica di maggiore legalità e di risparmio, ma anche di ridistribuzione delle risorse a favore del welfare stesso.

E’ dagli appalti che bisogna partire, perché spesso è qui che nascono tutti mali.

Serve un modello di Organizzazione e Gestione delle gare che esiga il rispetto da parte dei partecipanti di un rigoroso Codice Etico in attuazione delle vigenti normative in materia di Responsabilità Amministrativa e dei principi etico-sociali e che preveda inoltre, un responsabile della gestione del processo nonché della pubblicazione online di tutte le varie fasi dell’appalto che saranno archiviate in rete dove rimarranno a disposizione dei singoli cittadini.

Senza questi cambiamenti metodologici e culturali, ci diranno che sono costretti a privatizzare la Sanità perché non hanno scelta e ci aspetta un futuro dove solo chi avrà i soldi potrà permettersi delle cure dignitose.

Intanto in Italia sorgono già i primi Pronto Soccorso privati….


Davide Mancini

Attivista M5S